martedì 20 settembre 2011

Riciclaggio fatto in casa

A volte mi capita di sfogliare qualche rivista di arredamento o quei cataloghi di vendita per corrispondenza. Noto che oggetti fatti con materiale riciclato, o presunto tale, sono reclamizzati iperbolicamente, ma vengono venduti a prezzi esorbitanti.
Facendo ben attenzione, potrete notare che molti di questi oggetti si possono riciclare in casa, come si faceva in passato del resto, evitando allo stesso tempo: primo, di sprecare soldi; secondo, di buttare nella spazzatura oggetti ancora utili; terzo, di far inutilmente viaggiare merci prodotte altrove.
È il caso di ogni genere di contenitore, che, a meno che non sia proprio rotto, può essere ripulito e adoperato per usi diversi da quello originale. Alcuni di questi oggetti troveranno posto, se non in casa, almeno nel giardino, nella rimessa o nella soffitta, ma se avete un po' di fantasia e qualche piccola abilità nel fai-da-te, potreste trovargli una collocazione funzionale e spiritosa in ogni angolo della casa.

sabato 14 maggio 2011

L'equilibrio

Avete mai osservato cosa succede dando un violento scossone a un recipiente pieno d'acqua? Lo spostamento del liquido da una parte all'altra del recipiente è improvviso e coinvolge grandi quantità. È una legge della Fisica. Perché l'acqua torni in equilibrio, deve passare un tempo proporzionale alla forza dello scossone.
Sono solo io a credere che questa legge possa, mutata mutandis, applicarsi anche alle masse d'aria calda e fredda sulla terra? Gli improvvisi sbalzi di temperature, le precipitazioni catastrofiche concentrate in determinate zone, a me sembrano gli effetti del violento intervento umano che ha rotto l'equilibrio.

domenica 1 agosto 2010

La linea di mezzeria

Dopo quasi venticinque anni di patente, ho realizzato che alla guida mi concentro sulla mia corsia, facendo attenzione a evitare ostacoli davanti a me o che vengano dalla mia destra, sicuro che l'automobilista che percorre la strada in senso contrario stia facendo altrettanto. Non mi aveva ancora sfiorato l'idea che all'improvviso, dalla corsia opposta, una macchina potrebbe sbandare, invadere contromano la mia corsia, superare la linea di mezzeria. Quella linea continua bianca dipinta sull'asfalto non mi protegge affatto. Non ha nessun effetto pentacolare magico, come a un'ottusa parte recondita della mia mente ha fatto sempre comodo credere, che prevenga lo sconfinamento.
Se questa rivelazione l'ho avuta solo adesso è perché sempre più veicoli durante il mio tragitto quotidiano sconfinano nella "mia" parte della carreggiata, di uno specchietto o di una ruota, più o meno vicino, a velocità più o meno elevate, costringendomi a rallentare, frenare, scartare sulla destra.
Credetemi -lo dico agli invasori contromano, a quelli con il telefonino all'orecchio, o intenti a cercare un cazzabbubbolo nel cruscotto, o a trovare la corda della curva che avrebbe individuato Shumacher- non è per difendere il mio privilegio di percorrere liberamente la mia corsia, è che non ho nessuna voglia di rischiare un incidente per la vostra presuntuosa occupazione della strada!
La linea continua di mezzeria, anche se non è magica, delimita non solo le due corsie opposte di marcia della carreggiata, ma segna il confine tra quello che è permesso e quello che non lo è, tra la convivenza civile e la prevaricazione dell'altro, tra la sicurezza di tutti e il pericolo causato a qualcuno per colpa di un altro.

giovedì 6 maggio 2010

Agire

Basta. Mi sono stancato di sapere e parlare soltanto. Bisogna agire. Non so se questa è la strada giusta, ma da questo momento ridurrò i consumi e comprerò solo prodotti locali. Se qualcuno ha idee migliori, si faccia avanti.

lunedì 16 novembre 2009

"Se passa questa legge, stermineremo più processi noi che dinosauri i meteoriti."
Luciana Littizzetto

mercoledì 28 ottobre 2009

e) la cementificazione - È pura follia!

Oggi mi sono imbattutto in due articoli contro la cementificazione. Non può essere solo una coincidenza. Mentre in Sardegna, a Santa Lucia, si combatte contro la distruzione di una pineta a vantaggio della costruzione di 4 alberghi (firma la petizione), a Reggio Emilia si constata che "ci sono oltre 7.000 appartamenti sfitti o invenduti ma si continua a costruire".
Santeramo, un piccolo paese di 26 mila abitanti ai confini delle province di Bari e Matera, ha lo stesso cancro: appartamenti a schiera e condomini che stanno mollemente invadendo ogni spazio libero, soffocando strade e ostruendo prospettive. Centinaia e centinaia di appartamenti, forse un migliaio. Dove sono state finora tutte le persone a cui sono destinati? Dove sono le famiglie con disponibilità di liquidi per acquistarle? Dove sono le banche disposte a finanziare l'acquisto? Cosa fanno gli amministratori che dovrebbero garantire ordine e sostenibilità all'urbanistica? Dove guardano i cittadini che, se non vogliono far valere i propri diritti, dovrebbero almeno tutelare quelli dei propri figli?
Chi ha una risposta almeno a una di queste domande parli.