domenica 27 gennaio 2008

Forse non sarà un motivo di estinzione, ma certo è un grosso rischio che corriamo. Stiamo perdendo la conoscenza dei processi di produzione del cibo e degli oggetti di uso comune. Alzi la mano chi sa coltivare un orticello.

lunedì 21 gennaio 2008

La terra è finita

Non posso fare a meno di riportare le parole di Pierluigi Sullo, Direttore del settimanale Carta: "La terra è finita, dobbiamo mettere in pratica una economia che permetta alla natura e alle comunità di riprodursi, e questo comporta una democrazia diffusa, in grado di creare un controllo cittadino sui modi di produrre energia, di amministrare i beni comuni come l'acqua, di scegliere mezzi e quantità del trasporto, di promuovere l'agricoltura biologica e il "ciclo corto", di diminuire alla fonte (fin dagli imballaggi) la produzione di rifiuti, ecc. Un altro modello di civiltà." www.carta.org
Vorrei sottoscrivere in pieno, ma non posso. Ho bisogno di capire quanto la "democrazia diffusa" possa essere garanzia di tensione a "un altro modello di civiltà" e quanto invece questo modello debba essere perseguito per altre strade.

mercoledì 9 gennaio 2008

a) sommersi dalla "monnezza"

Quello che sta accadendo in questi giorni a Pianura, Napoli, mi dà l'occasione per additare uno dei tanti modi in cui penso che ci estingueremo. Non ho ancora elaborato una classifica per urgenza o per importanza, non so nemmeno se si possa farlo, così comincio un elenco senza ordine: a) sommersi dai rifiuti. La cosa più probabile è che non sarà una sola delle voci di questo elenco a determinare l'estinzione del genere umano, ma una miscela di tutte in varia percentuale.

domenica 6 gennaio 2008

La gallina imbattibile a Tris

Temo che l'utilizzo di interfacce "amichevoli" ci stia progressivamente allontanando dalle basi della conoscenza. Credo che sia noto a tutti che la mancanza di esercizio provoca la perdita delle capacità. Le calcolatrici ci hanno fatto perdere la velocità nel calcolo matematico; volentieri abbiamo delegato al mezzo elettronico, veloce ed efficiente, l'esecuzione anche delle operazioni più semplici, arrivando al punto di non sapere piu moltiplicare a mente due numeri di due cifre (provate a calcolare 23x34... quanto ci avete messo?) e da quanto tempo non scrivete una lettera con carta e penna? (lo sapete ancora fare?)
Quello che oggi facciamo molto spesso per ottenere un risultato è semplicemente premere un pulsante, senza minimamente conoscere ciò che realmente avviene quando lo azioniamo. Questo mi fa pensare alla gallina imbattibile a Tris: tempo fa suscitò molta curiosità una gallina che era in grado di azionare col becco un tasto di una griglia 3x3, giocando una partita a Tris contro chiunque senza mai perdere. Si disse che era una gallina straordinaria, capace di ragionare... fino a quando non si scoprì che la logica apparteneva a un circuito elettronico e la gallina beccava semplicemente il pulsante che si illuminava perché otteneva in cambio del cibo!
I processi odierni sono tutti talmente complessi che sarebbe stupido soltanto affermare che dovremmo conoscerli tutti o che dovremmo rinunciarvi; ma che cosa accadrebbe se, per qualche motivo, fossimo costretti a rinunciarvi?