lunedì 14 aprile 2008

b) il consumo delle risorse

Qualcuno si è preso la briga di calcolare che per ogni 150 g. di hamburger che arrivano sulla nostra tavola si consumano 250.000 litri di acqua potabile. Premesso che non ho nessun controllo sulla fonte della notizia e che mi piacciono gli hamburger, resto comunque convinto che il consumo delle risorse sarà una causa dell'estinzione.
Non parlo del petrolio, di quello ne abbiamo fatto senza per migliaia di anni e, anzi, prima finirà e prima finiranno le guerre che ha scatenato. Parlo dell'acqua, del terreno coltivabile, dell'aria. Non sono cose che possiamo andare a comprare da un'altra parte, già scarseggiano per una larga parte dell'umanità e più ci avviciniamo al loro completo esaurimento più genereranno conflitti.
La terra ha potuto riciclarsi fino a quando lo sfruttamento è rimasto sotto la soglia limite della necessità, da quando si produce più di quanto si consuma, i meccanismi naturali non sono più sufficienti.
Possiamo diminuire i consumi, ma non lo faremo.

venerdì 4 aprile 2008

Un popolo si santi, di navigatori, di poeti... e di autolesionisti

In questi giorni tra compagnie aeree, mozzarelle e vino se ne sentono di tutti i colori. Benedetta Italia dove non si riesce a guardare al di là del proprio naso, dove l'uovo oggi non rivaleggia con la gallina domani ma col lombrico ora. Tutti vogliono di più: più lavoro, più potere d'acquisto, più... più! Essere davanti agli altri, tra i vicini di casa come tra le nazioni.
Credo che la strada da imboccare sia quella opposta, dell'autorinuncia e dell'autolimitazione. Lo slogan non sia di "riappropiarsi" ma di spogliarsi del superfluo.