venerdì 4 aprile 2008

Un popolo si santi, di navigatori, di poeti... e di autolesionisti

In questi giorni tra compagnie aeree, mozzarelle e vino se ne sentono di tutti i colori. Benedetta Italia dove non si riesce a guardare al di là del proprio naso, dove l'uovo oggi non rivaleggia con la gallina domani ma col lombrico ora. Tutti vogliono di più: più lavoro, più potere d'acquisto, più... più! Essere davanti agli altri, tra i vicini di casa come tra le nazioni.
Credo che la strada da imboccare sia quella opposta, dell'autorinuncia e dell'autolimitazione. Lo slogan non sia di "riappropiarsi" ma di spogliarsi del superfluo.

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